Ormai si parla di cannabis terapeutica nel nostro Paese e in generale in molti altri Paesi da moltissimo tempo e tutti sappiamo che parliamo di cannabis medica, che viene utilizzata per risolvere molte patologie e disturbi di salute vari.
La cannabis in generale ha una storia lunghissima forse millenaria però ha creato sempre dibattiti molto aspri anche perché ci si è spesso concentrati sui suoi effetti ludici o meglio sulle persone che in tutto il mondo volevano usarla per rilassarsi o per divertirsi, e si metteva poco l’accento sulle sue caratteristiche e potenzialità dal punto di vista medico.
Fortunatamente negli ultimi decenni gli scienziati e i medici hanno iniziato a studiare i suoi effetti e a sviluppare nuovi prodotti e terapie basate sulla cannabis potendo aiutare molte persone anche con patologie gravi.
Teniamo presente che la cannabis terapeutica ha vari composti chimici chiamati cannabinoidi e quello più famoso e più controverso è il THC, ed è controverso perché lo stesso ha degli effetti psicoattivi, e quindi influenza anche l’umore.
Però fortunatamente grazie a questi studi e grazie alla cannabis medica si è messo l’accento anche su altri cannabinoidi quali il cbd che è uno di quelli non psicoattivi molto studiati e molto noti perché ha delle proprietà ansiolitiche, antinfiammatorie e analgesiche, molto utile per molte persone che hanno patologie diverse.
Iniziando a parlare di cannabis terapeutica e di patologie, ad esempio viene spesso prescritta per persone che hanno disturbi dell’appetito e pensiamo a chi ha problemi di anoressia perché grazie alla stessa o a quella che viene chiamata in gergo fame chimica, la persona viene incentivata a mangiare.
Oppure la cannabis terapeutica viene presa molto in considerazione come supporto e per coniugare alcune terapie che riguardano anche alcuni tumori e quindi coadiuvare il lavoro della chemioterapia e migliorare il livello di benessere della persona.
Ma soprattutto viene utilizzata anche per il dolore cronico e quindi per quelle persone che per esempio hanno problemi di nervo sciatico o hanno problemi di fibromialgia, fino ad arrivare per esempio anche nel caso dei bambini all’epilessia, nel senso che si è dimostrato che vari prodotti con alto tasso di CBD possono aiutare molti bambini e molte bambine.
La cannabis terapeutica suscita sempre molti dibattiti aspri
Come si suol dire non è oro tutto quello che luccica, nel senso che comunque non tutti sono d’accordo ancora sul riconoscere l’importanza terapeutica di questa pianta così antica, nel senso che c’è dibattito e controversie tra i vari professionisti sanitari, i governi e la società in generale.
Infatti alcuni professionisti in questo ambito affermano che a lungo termine la cannabis terapeutica può avere effetti negativi sulla salute come il rischio di malattie cardiovascolari e problemi polmonari, mentre altri sostengono che molti studi dimostrano che se viene utilizzata in maniera sicura grazie alla supervisione di un medico, non porta nessun tipo di problema.
Molto importante da ricordare che la stessa può essere utilizzata grazie a vari prodotti come oli o estratti o capsule o vaporizzandola, ed è sempre un medico che dovrà dosare la stessa.
Link Utili:
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CANNABBIS (Wikipedia)
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